Non c’è più posto per i geni solitari, da nessuna parte.
“Il membro ideale di un gruppo è colui che è capace di lavorare in modo propositivo, collaborando con tutti i suoi colleghi per riuscire a raggiungere gli obiettivi della propria organizzazione. Affinché questo avvenga, è necessario possedere un alto livello di intelligenza sociale, ossia la capacità di interpretare e gestire le relazioni interpersonali (Goleman, 2001)”.
Nella società odierna vi è una grande abbondanza di idee imprenditoriali innovative, tecnologie e capitali. Ma per avere successo e raggiungere gli obiettivi, io credo che questi fattori da soli non bastano: l’ingrediente che riesce ad esaltare l’efficacia di tutti gli elementi chiave di un’organizzazione e a creare una benefica sinergia tra di essi è un team affiatato di persone che collaborano tra di loro in maniera organizzata.
Questa strategia è il mio cavallo di battaglia nel lavoro di agente immobiliare.
Tanto maggiore è la complessità della operazione che mi viene richiesta, tanto più è necessario che si faccia “ squadra”.
La capacità di fare gioco di squadra è la caratteristica più importante e ricercata a qualsiasi livello all’interno di un’organizzazione: non solo tra i membri dello staff, ma anche tra i capi delle diverse unità di una stessa azienda. E lo diventerà sempre di più negli anni a venire, “in quanto i compiti da affrontare diventano così complessi che nessun individuo ha tutte le capacità necessarie per portarli a compimento da solo” (Goleman, 2001).
Partendo da questo presupposto, quando mi accingo ad iniziare una trattativa faccio finta di stare in un campo di gioco…
L’eco della palla che rimbalza…
Così quel giorno avevo appena preso una proposta di acquisto dal sig. Mario…
Nella mia testa solo quel suono, la palla che rimbalza, poco tempo a disposizione e devo decidere in fretta, devo identificare subito la strategia vincente per segnare il canestro che può salvare me e la mia squadra (agenzia immobiliare, cliente venditore, cliente acquirente, Banca, Notaio, et. altro).
Il mio sguardo corre rapido verso l’allenatore e il suo gesto è deciso ed immediato, sicuro di consigliarmi sapientemente, analizzo subito le posizioni dei miei compagni.
“Devi essere altruista, pensa alla squadra e non a te stessa“, la voce della mia coscienza si fa sempre più presente e poi…
…lo vedo!
Chiamo lo schema e in una frazione di secondo tutti sono nella posizione perfetta.
Concentrazione all’ennesima potenza e ora percepisco anche le voci dei miei compagni di squadra in panchina:
“Ce la puoi fare, credi in te, passa la palla.”
Un passaggio netto, sicuro, senza esitazioni.
Bravi tutti.
Non tutte le partite le ho giocate così, (magari), è capitato spesso di lasciarmi prendere dall’impulsività, dalla fretta, dall’egoismo o si farmi sopraffare dallo stress.
Ma ora ho imparato la lezione, per me stessa e per i miei clienti, scelgo di giocare con strategia e se centriamo un obiettivo il merito è di tutto il team, della “squadra”.
Identifica una strategia e attuala, fissa un obiettivo chiaro e sviluppa gli strumenti per raggiungerlo.
Rimani concentrato sul traguardo da raggiungere: ogni giorno sul tuo cammino ti si presenteranno degli ostacoli. Concentrati per risolverli, ma non da solo con la tua squadra.
Usa la visione periferica e gestisci lo stress: avere un’idea precisa di tutto ciò che accade attorno a te ti permette di scegliere accuratamente le soluzioni o dare consigli in modo appropriato.
Riconosci i ruoli nel tuo team: ogni compito è fondamentale e concatenato ad un altro per raggiungere il tuo obiettivo, e per far funzionare la tua strategia.
Sii altruista e pronto al confronto: quante volte tendi a pensare di avere per forza ragione o a voler mantenere il controllo, solo tu, su tutto? Chiediti se è’ davvero la scelta giusta? Questa è l’unica domanda sensata. Discutine, ascolta un secondo parere e guida vero il successo.
Motiva il team: una parola di conforto o un grazie sono così semplici e difficili al tempo stesso. Non farti affossare dalle preoccupazioni o distrarre dai mille impegni che ti fanno tralasciare la motivazione.
Festeggia le vittorie con la tua squadra: hai conquistato un nuovo cliente, hai recuperato un errore, organizza un momento per condividere la gioia con tutta la squadra, i tuoi clienti si sentiranno parte di una famiglia, non solo numeri.
Siamo tutti insieme a mangiare una pizza, rilassati, con il cuore colmo di felicità: abbiamo concluso e abbiamo vinto tutti, il cliente venditore, il cliente compratore, l’agente immobiliare, la Banca che ha finanziato l’operazione, il notaio, e gli altri professionisti intervenuti, e non vediamo l’ora di scendere di nuovo in campo e giocare una partita ancora migliore.
Il gioco di squadra alla fine risulta essere la strategia vincente.
Riferimenti Bibliografici
Argentero P., C.G.Cortese, C. Piccardo, a cura di, (2009), Psicologia delle Organizzazioni. Raffaello Cortina Editore, Milano.
Argentero P., C. G. Cortese, a cura di, (2016), Psicologia del Lavoro. Raffaello Cortina Editore, Milano.
Antonietti A., C. Valenzi (2017), Life Skills. Le abilità che aiutano ad affrontare il quotidiano. Edizioni San Paolo srl, Cinisello Balsamo (MI).
Goleman D. (1996), Intelligenza Emotiva, che cos’è perché può renderci felici. R.C.S. Libri & Grandi opere Rizzoli S.p.a., Milano.
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